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La Novella Orchidea

La Giornata Mondiale del Libro

Aprile è il mese che viene più spesso collegato alla ricorrenza del giorno 25, anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Solo due giorni prima, tuttavia, cade un appuntamento sicuramente più di nicchia, ma molto sentito dagli addetti del settore. La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Nata sotto l’egida dell’UNESCO nel 1996, ha il fine di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright. Il libro, sia esso in formato cartaceo o digitale, viene eletto come lo strumento più potente per garantire la continuità del progresso culturale, “a protezione della pace, della cultura e dell’educazione di tutti i popoli”. La data scelta, il 23 aprile, ricorda la scomparsa di tre fra i più alti rappresentanti della letteratura mondiale.

William Shakespeare

Il primo e probabilmente il più famoso, talmente tanto da avere un asteroide a suo nome, 2985 Shakespeare. Vissuto a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, William Shakespeare ha fatto molto parlare di sé soprattutto dopo la morte. La scarsità di documenti riguardanti la sua vita privata ha prodotto, nel tempo, una miriade di congetture diverse riguardanti il suo aspetto fisico, l’orientamento sessuale, il credo religioso e l’attribuzione delle opere.

Quest’ultimo dibattito, iniziato nel secolo successivo alla sua morte, prende in considerazione alcuni aspetti critici del personaggio. Ad esempio, la mancata corrispondenza tra lo scrittore e i suoi colleghi amici, oppure il suo straordinario livello culturale, con un vocabolario stimato di quasi 30.000 parole.

Anche la tomba fa nascere qualche dubbio in merito. Quella visibile oggi ritrae l’immagine di un letterato con penna e foglio, mentre l’originale prevedeva il ritratto di Shakespeare con un sacco di grano sotto le mani.

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La placca al di sotto del busto di William Shakespeare nel monumento funerario alla Holy Trinity Church di Stratford-upon-Avon, Regno Unito.

Miguel de Cervantes

Universalmente noto per essere l’autore di uno dei capolavori della letteratura, Don Chisciotte della Mancia. Uno scrittore talmente influente da far definire lo spagnolo “la lingua di Cervantes”. Anche l’Istituto di lingua e cultura spagnola porta il suo nome: Istituto Cervantes. Non sarà un asteroide, intanto gli è stato intitolato un cratere sulla superficie di Mercurio.

Scrittore decisamente meno prolifico di William Shakespeare, si dedicò alla letteratura non tanto come umanista, ma più che altro per trarre vantaggi economici e gloria personale. Nonostante questo, il suo stile ha dato vita al primo romanzo moderno e ha influenzato decine di opere letterarie, musicali, teatrali e cinematografiche a livello mondiale.

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Frontespizio della prima edizione del Don Chisciotte del 1605.

Garcilaso de la Vega

Da non confondere con il suo omonimo, poeta spagnolo degli inizi del XVI secolo. Nato da un conquistador spagnolo e una principessa inca, de la Vega scrisse resoconti della vita inca, della storia del suo popolo e della conquista ad opera degli spagnoli.

In realtà non tornò mai nel suo paese nativo (l’odierno Perù), a causa del pericolo che il suo lignaggio reale presentava e che gli valse il soprannome di “El Inca”. Tuttavia, non si sentì del tutto a casa neanche in Spagna. Infatti, il suo avvicinamento alla letteratura avvenne proprio a causa della scarsa considerazione di cui godeva, come meticcio, all’interno dell’esercito spagnolo. Lasciata la vita militare, nel 1590 prese gli ordini sacri e cominciò a frequentare circoli umanistici.

I Commentari reali degli Inca, il suo capolavoro, continuarono a circolare clandestinamente anche quando re Carlo III di Spagna ne proibì la pubblicazione a Lima per i contenuti considerati “pericolosi”.

Un simbolo importante di lotta alla censura che ci ricorda, ancora una volta, l’importanza della letteratura e della sua celebrazione.

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La statua di Garcilaso de la Vega a Villa Borghese, Roma.

Classicista di formazione, opero da nove anni nel campo della correzione di bozze, del copywriting e dello storytelling. Coordino tutte le pubblicazioni della collana "La Novella Orchidea" fin dalla sua fondazione e collaboro anche in altri progetti nell'area Social Media Marketing.

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