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La Novella Orchidea

MLOL: cos’è e perché ci fa tanta paura

Già nel 2017 un incredulo giornalista dava la seguente definizione di MLOL: un segreto inspiegabilmente ben mantenuto. Sì, perché il primo sistema bibliotecario digitale (Media Library Online) non è mai stato pubblicizzato a dovere. E non perché offra il solito servizio fuffa, ma piuttosto per il motivo inverso: con il suo catalogo multimediale, invita i cittadini a leggere, ascoltare e visionare gratuitamente (avete capito bene) eBook, quotidiani, audiolibri, musica e film. In poche parole, mette a disposizione di tutti e tutte informazioni a costo zero. Paura, eh?

Come nasce MLOL

Il progetto è frutto di una collaborazione tra la società Horizons Unlimited di Bologna, la Provincia di Reggio Emilia e il Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest (CSBNO). Il lancio effettivo della piattaforma è avvenuto nel 2009, dopo quattro anni di lavoro, con un catalogo costituito da 28.000 eBook e l’adesione di 350 biblioteche tra Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Umbria. Tuttavia, ad oggi la rete MLOL conta più di 6.000 biblioteche aderenti in 20 regioni italiane e 10 paesi stranieri, tra cui Parigi, Bruxelles, Tokyo, Madrid e Sydney.

Se si pensa poi che nei primi dieci mesi del 2019 erano stati un po’ meno di 630.000 gli eBook presi in prestito attraverso la piattaforma MLOL, è piuttosto impressionante il dato del 2021: 1,6 milioni. Il numero è incoraggiante, soprattutto – e qui bisogna dirlo – grazie alla pandemia ancora in corso. In fin dei conti, MLOL altro non è che il sito web della biblioteca di fianco a casa tua, “ma più in grande” (come direbbero in una famosa pubblicità). Nulla ci impedisce di andare a piedi a prendere in prestito un profumato libro di carta, ma se per caso piove, fa freddo, abitiamo lontani o c’è un lockdown in corso, ecco che il mondo virtuale ci aiuta egregiamente.

I problemi di MLOL

Allora perché questo progetto non ha mai riscosso un vero e proprio successo?

Non tutti trovano il tempo o la voglia e sicuramente a molti non piace leggere davanti a uno schermo. Tuttavia, uno dei problemi più grossi di MLOL è sempre stata la gestione dei DRM. I Digital Rights Management sono sistemi per la difesa del diritto d’autore e fanno sì che gli eBook non possano essere copiati, cambiati di formato o presi in prestito per più di due settimane.

Fino a pochi giorni fa, infatti, chiunque avesse voluto prendere in prestito un eBook tramite il sistema bibliotecario digitale avrebbe dovuto per forza passare tramite Adobe Digital Editions. Questa applicazione per la lettura, che tra l’altro richiede una ulteriore registrazione all’utente, ha causato non pochi problemi negli ultimi anni, rendendo di fatto illeggibili agli eReader l’ePub3. Un po’ scoraggiante, anche per i lettori più accaniti.

Dal 28 ottobre 2021, tuttavia, anche MLOL ha aderito alla tecnologia open source Readium LCP, usata già da anni in molti paesi europei. Scaricando e installando la app MLOL Reader, dunque, l’utente può entrare nel proprio account e prendere in prestito gli eBook senza ulteriori problemi. Tuttavia, la app funziona solo per smartphone, computer e tablet. Non c’è modo di aggirare Adobe Digital Editions, se si vuole continuare a usare il proprio eReader.

Per non parlare, poi, degli affezionati Kindle: il formato MOBI non è al momento disponibile sulla piattaforma, perché non è non compatibile con la tecnologia DRM. Fortunatamente, ci sono altre possibilità. Nessuna sorpresa, comunque, nonostante un po’ di amarezza. Le statistiche di MLOL parlano chiaro: il 60% degli utenti non usa gli eReader per la lettura.

I vantaggi di MLOL

Un miglioramento c’è stato, dunque, anche se l’intera struttura rischia di non risultare ancora abbastanza appetibile per prendere piede. Eppure, i vantaggi di MLOL sono innegabili: a seconda della disponibilità della biblioteca, la rete MLOL mette a disposizione un catalogo di decine di migliaia di eBook dei maggiori editori, ma anche un’edicola con 7.000 quotidiani e periodici da tutto il mondo, audiolibri, film, musica e banche dati.

Naturalmente, se ciò che cerchiamo non è disponibile, possiamo prenotarlo proprio come in una biblioteca in calcestruzzo e mattoni. La vera ricchezza sta tuttavia nella rete di risorse open, cioè oltre 2 milioni di eBook, audiolibri, spartiti musicali, manoscritti, mappe, risorse e-learning, archivi audio e video e molto altro non protetto da copyright.

Inoltre, esistono anche la piattaforma MLOL Scuola, pensata proprio per le scuole italiane di ogni ordine e grado, e MLOL Plus, la versione premium del Media Library Online base, di cui avevo già parlato in un altro articolo.

Per concludere, non sarà tutto oro quello che luccica, ma luccica comunque parecchio. Basti pensare che, anche senza avere una propria biblioteca di riferimento, è possibile aderire a MLOL tramite uno dei tanti servizi di iscrizione online. Questo significa che, ovunque siamo, possiamo leggere, informarci, ascoltare musica, godere dell’arte o, più genericamente, “farci una cultura”. Non abbiamo più scuse di pigrizia, di lontananza, di mancanza di tempo: tutto è a portata di mano.

E dunque è forse per questo che MLOL ci fa ancora così tanta paura: un servizio che dovrebbe essere al centro della nostra quotidianità si rivela invece quasi sovversivo, quando ci mette con le spalle al muro e non ci lascia vie di fuga dalla nostra disinformazione.

Classicista di formazione, opero da sette anni nel campo della correzione di bozze, del copywriting e dello storytelling. Coordino tutte le pubblicazioni della collana "La Novella Orchidea" fin dalla sua fondazione e collaboro anche in altri progetti nell'area Social Media Marketing e come DPO.

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