L’eBook in Italia compie 20 anni, ma l’editoria cala
L’eBook in Italia compie 20 anni, ma l’editoria non vola. È un’avventura iniziata ormai nel lontano 2002, quando Giacomo Bruno, editore romano, pubblica e diffonde per primo gli eBook in Italia. Nove anni prima che arrivasse Amazon e la distribuzione dei libri digitale fosse capillare come al giorno d’oggi, Bruno Editore aveva già intuito le potenzialità incredibili del nuovo supporto. Lo stesso Giacomo Bruno, CEO di Bruno Editore, ha dichiarato: “era il 2002 quando ho avuto l’idea di portare gli eBook in Italia. A quel tempo Amazon non era ancora presente nel nostro Paese, ma avevo già intuito che questa nuova tipologia di supporto digitale avrebbe cambiato in meglio la vita di milioni di lettori”.
In 20 anni sono stati oltre 2.400.000 gli italiani che hanno scaricato gli eBook di Bruno Editore.
Il fronte dell’editoria in Italia, però, sta purtroppo vivendo un momento di flessione. Dopo gli ottimi numeri dell’anno scorso, secondo AIE (Associazione Italiana Editori) i primi cinque mesi del 2022 hanno visto un netto calo rispetto all’anno scorso. L’editoria di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie online e in quelle fisiche, ha avuto una flessione del 4,5% rispetto al 2021. Complessivamente, il valore perso è stato di 27 milioni di euro, mentre il numero di copie vendute è calato di 1,4 milioni di unità rispetto all’anno scorso (-3,6%).
La flessione si è accentuata proprio a maggio, con un calo dell’8,6% del valore e dell’8,2% per quanto riguarda il numero di copie, rispetto al maggio dello scorso anno.
Nonostante questo calo, le vendite restano comunque positive, se confrontate al periodo pre pandemia. Rispetto al 2019, infatti, le vendite restano ancora in segno positivo con un +15,3% a valore e un +15,8% per il numero di copie.
Questi dati sono interessanti, perché confermano l’andamento individuato nel precedente rapporto AIE sui primi quattro mesi dell’editoria nel 2022. In quell’occasione, AIE aveva rilevato come sui risultati pesasse l’aumento del prezzo della carta (oltre il 50% rispetto a gennaio 2021), l’inflazione al 6,2% (dato di aprile) e il calo dell’indice di fiducia delle famiglie, passato dal 117,7 di fine 2021 a 100 nell’aprile 2022.
Questi primi mesi del 2022 hanno visto anche la fine della crescita dell’online rispetto alle librerie fisiche, una crescita che durava ben dal 2019. L’online scende infatti al 43%, mentre le librerie fisiche superano la metà delle vendite raggiungendo il 52,4%.
Un ultimo dato di AIE, a cura di Pepe Research, ha individuato infine le tendenze di scelta degli acquirenti. Il 59% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere stato influenzato nell’acquisto “molto”, o “abbastanza” da quanto letto, visto e ascoltato sui Social. Questo dato appare in crescita rispetto al periodo pre pandemia, dove si attestava attorno al 50%.