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La Novella Orchidea

Come sta cambiando l’editoria digitale

L’editoria digitale sta attraversando un’importante fase di evoluzione.

La FIEG cambia nome

È notizia di alcuni giorni fa che la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) ha deciso di avviare la procedura per il cambio di denominazione, in maniera tale da “corrispondere alla sua nuova realtà, che vede le imprese associate sempre più impegnate sul fronte della multimedialità e dell’editoria digitale”. La notizia di per sé indica già la misura del cambiamento in atto: il mondo dell’editoria digitale (e non) è in fermento.

Nonostante diversi fattori frenanti, come il lento adeguamento e uniformarsi delle piattaforme di distribuzione (specialmente pubbliche) e la mancata presenza di tanti importanti cataloghi nella loro versione digitale, tutto il settore si sta muovendo a una velocità mai raggiunta prima.

La pandemia del 2020 e la difficile situazione odierna stanno sicuramente giocando un ruolo importante. Come per il mercato delle auto, che ha visto un importante incremento di vendite dei modelli ibridi ed elettrici a scapito di quelli più “tradizionali”, anche il mercato dell’editoria digitale ha vissuto un importante momento di crescita.

Le chiusure delle biblioteche e delle librerie hanno spinto molti utenti a cercare alternative da casa, sia per l’acquisto sia per la semplice lettura.

L’analisi AIE

Secondo un’analisi realizzata dall’Ufficio studi AIE, in collaborazione con Nielsen, nel 2020 l’editoria in Italia è cresciuta del 2,4%, raggiungendo 1,54 miliardi di euro. A fare da traino sono stati gli eBook (crescita del 37%) e gli audiolibri (crescita del 94%).

Naturalmente ci sono diversi rischi “strutturali” dovuti a tutti questi cambiamenti. Come sottolineato sempre dall’AIE, i canali fisici di distribuzione e vendita dei libri, che nel 2019 avevano perso il 26,7% delle quote di mercato a favore dei canali online, nel 2020 hanno visto questa perdita crescere fino al 43%. Oltre a questo, la maggior parte delle vendite online sono state realizzare tramite un solo operatore e questo, ovviamente, getta ombre sulla tenuta di un sistema che si sta sviluppando sempre più in senso monopolistico.

Il servizio Huawei Books

Intanto, però, gli editori si adeguano sempre di più al nuovo trend. Pochi giorni fa è stato presentato il servizio “Huawei Books”, un catalogo digitale di oltre 20.000 titoli di autori italiani e internazionali editi da Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Piemme, Sperling & Kupfer e Mondadori Electa, da sfogliare su smartphone e tablet tramite l’apposita app. Da sottolineare inoltre come Huawei Books sarà divisa in due aree principali: “Read” e “Listen”, la prima dedicata allo store degli eBook, la seconda agli audiolibri, a rimarcare ancora di più il nuovo binomio digitale di fruizione dei contenuti letterari.

Molte altre novità sono attese in questo 2021. La nostra collana, digitale fin dalla sua nascita nel 2014, ha sempre visto nell’eBook (e poi nell’audiolibro) l’unico mezzo attraverso il quale diffondere i propri contenuti (che sono la cosa che conta). La distribuzione digitale ha permesso, inoltre, di raggiungere luoghi e persone impossibili da pensare per una distribuzione fisica e, nel contempo, di garantire dei prezzi di vendita decisamente sotto la media dei libri cartacei.

Il futuro (o meglio, il presente) è quindi già scritto?

Siamo ancora in un periodo di grandi cambiamenti e quindi è difficile prevedere un’evoluzione certa del mercato. Sta di fatto, però, che il digitale si sta affermando sempre di più e sembra avanzare inesorabile da una posizione di “novità” a una di “normalità” nella percezione e nell’utilizzo degli utenti.

Dopo una lunga esperienza nella gestione dei forum e un'esperienza editoriale triennale a tutto campo in una redazione digitale, gestisco da sette anni la promozione della collana digitale "La Novella Orchidea".

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